domenica 1 maggio 2016

Grand Hotel Inferno

Grand Hotel Inferno

SCENA 1. (Luca Dori, Beatrice Boffelli)

Dante e Beatrice (dei giorni nostri) sul divano:
Benigni (allo schermo). Nel mezzo del cammin di nostra vita…
Mi ritrovai per una selva oscura… per una selva oscura… per una selva oscura…
LA SELVA OSCURA – BUIO TUONI E FULMINI – BALLO – MUSICA PIRATI CARAIBI

D. Certo ‘he Benigni gli è proprio un ganzo!… sa rendere affascinante persino la Divina Commedia … miii… io mi ricordo a scuola… era mortale la Divina Commedia
B. … ma lui… si vede che la legge proprio con passione… e te la trasmette la passione…
D. … però, anche Dante… era una bella testa… a inventarsi tutta sta romba dei gironi… con i dannati… con tutte le pene…
B. Accidenti… il suo inferno era organizzato peggio di un carcere…
D. … si, ma un carcere di quelli tosti!... Alcatraz…
B. Chissà se oggi l’avrebbe scritto ancora così?
D. Mah… non credo… oggi è tutto diverso… oggi il carcere ha una funzione rieducativa… o almeno…  dovrebbe avere… Comunque sarebbe bello, oggi, immaginarsi un viaggio come quello di Dante… chissà chi ci metterebbe, all’inferno, oggi, Dante Alighieri…
B. Ma oggi non devi immaginarlo… oggi, puoi viverlo… non hai sentito la pubblicità alla televisione?

SCENA 2.
(Alessandro Giani, Dori, Boffelli, Gerola + 2 testimonial + maitresse)
*
Maitre . Stanco delle solite vacanze?
Lui. Ma dove andiamo quest’anno? In Costa Smeralda…
Lei. Ma no! lì ormai c’è pieno di milanesi… tanto vale restare a casa
Lui. E se facessimo un pellegrinaggio la Lourdes?
Lei. Se vogliamo incontrare la Madonna, allora è meglio che andiamo direttamente in Paradiso… lì ce la troviamo di sicuro!
Lui. Giusto… andiamo in Paradiso!
Maitre. Ma quale Paradiso…? La vacanza giusta? Quest’anno ti ci portiamo noi. VirgilioViaggi con Caronte Lines ti porta dritto-dritto al
Grand Hotel Inferno… l’Inferno  a 7 stelle…
Maitresse. Gente interessante… ladri, evasori, politici, corrotti... il peggio dell’umanità… tutta la gente che vale la pena di conoscere…
Maitre. Grand Hotel Inferno, una vacanza in Paradiso…
Maitresse. Vai all’inferno? Vai in Paradiso? … ti ci portiamo noi…
Maitre. Scegli Virgilio Viaggi… Viaggia con noi… viaggia con Caronte Lines…
*





D. Ok! ci sto… quando partiamo? (entrano Virgilio e Virgilia)
V. Subito!
D. Subito?
V. Si subito… a teatro si fa così… il pubblico non può mica aspettare che arrivi l’estate aestas aestatis estatorum…?
D. Scusate… ma voi chi siete?
Virgilia. Noi siamo i tutor che vi accompagneranno nel vostro viaggio… siamo gli incaricati dall’agenzia Virgilio che deve seguirvi per tutto il viaggio e fare in modo che la vostra vacanza al Grand Hotel Inferno sia di vostra completa soddisfazione…
V. Chiamatemi pure Virgilio… sarò la vostra guida!
D. Bella questa cosa che compaiono le persone così senza che non le hai neanche chiamate…
B. Il teatro è così… gli effetti speciali non li ha mica inventati il cinema…
D. Bello, mi piace… Ok… allora andiamo!
*

SCENA 3.
(Giani, Boffelli, Gerola, due marinai, magari anche le fiere)
Salgono tutti sulla nave. Due marinai tengono le estremità della nave.
NAVE DELLA CARONTE LINES – ONDE – CON TE PARTIRO’ – BALLETTO


SCENA 4.
La nave esce entrano Maitre e maitresse
MAITRE. Benvenuti al grand hotel inferno,
qui potrete godere di tutte le comodità di uno splendido 7 stelle e
potrete conoscere i nostri interessantissimi ospiti,
Maitresse. Prego signori accomodatevi!
La festa è qui… e sta aspettando proprio voi
Prego servitevi!
COCKTAIL DI BENVENUTO. DISCO INFERNO BALLETTO.

SCENA 5.
D. Certo che qui le feste le sapete proprio fare
Maitre. Ormai sono saecula et saecoulorum che organizziamo feste…
maitresse. avremo imparato qualcosa… o no?
Bea. Ma com’è che funziona, qua?
V. è semplicissimo, è più o meno come la Divina commedia dell’Alighieri…
Virgilia. Anche lei, se non sbaglio si chiama Dante… come il sommo poeta…
D. … all’anagrafe si, son registrato, /mamma e papà Dante mi han chiamato…
Virgilia. E lei, mi pare si chiama Beatrice, come la musa del grande poeta…
Bea. Si, mi chiamo Beatrice… lasciamo stare la musa..
V. Come preferite…
Bea. Ma voi chi siete, esattamente?
V. come abbiamo già detto, noi siamo i vostri Tutor… le vostre guide… in un certo senso, io sono uno steward, e la mia collega è una hostess…
Virgilia. Abbiamo il compito di accompagnarvi in giro per l’hotel a conoscere i nostri ospiti
Bea. Quindi ci portate in giro attraverso tutti i gironi…
Maitre. ma nnno! Non ci sono più i gironi… ci sono i piani, le hall, le room…
Maitresse. Abbiamo tutto, qui… il garden…la swimming pool, altro che selva oscura… son passati, i tempi!
Bea. E gli ospiti?
V. abbiamo personaggi famosi che sono qui dai tempi dei tempi… Alcuni li aveva incontrati già l’Alighieri… i soliti… Paolo e Francesca, Ulisse… Il conte Ugolino
Virgilia. Per altri sono stati aggiunte delle dépendance nuove
Bea. Per esempio.
Virgilia. Abbiamo riservato tutta una zona a chi si è comportato male a scuola… Abbiamo tutta un’area riservata agli evasori fiscali,… ad esempio…
D. un’area sola mi par poco per costoro
Che allo Stato han rubato tutto l’oro
Virgilia. E ne arrivano in continuazione… alla reception ci sono giorni che diventano matti!
Maitre. … un momento… però la tradizione qui vuole che i visitatori siano vestiti in modo adeguato…
D. quale abito ritiene adeguato, per un posto tanto ricercato?
Matresse. Cioè dovete indossare questi abiti vintage…
D. manco il mi’ nonno questi abiti indossava
Così vestito mi sento una fava!
Bea. Eccolo… non siamo ancora arrivati e già cominci a rompere…
D. con sta roba non mi vesto / manco per andare al cesso
Bea. Tu la metti, e subito! E la finisci di rompere… avanti! Prendi e infila!
D. Accidenti, sembro un pagliaccio,
mondo boia e anche cagnaccio!
Bea. Non è che è cambiata tanto… la situazione…
D. guarda… tu sta zitta e non parlare
Guarda che la mosca al naso tu mi fai saltare!

Maitre. Su, non litigate così, per una sciocchezza, venite con me… entriamo nella hall…
Maitresse. Quella che una volta era il girone degli sporcaccioni… guardate chi ci viene incontro ballando…
(Maitre e maitresse escono)

Voce. Dlin dlon… apre la sala da ballo… attenzione, , coppie di ballerini vaganti, spostarsi… dlin dlon

SCENA 6.
(Nicolò Villani, Marta Canevari, Dori, Boffelli, Virgilia)
(PAOLO E FRANCESCA)
(entrano Paolo e Fra, ballando… malamente… svogliati)
V. … (sottovoce a Dante) quelli lì… si odiano… ballare abbracciati per tutta l’eternità… è la loro condanna!

F. (si avvicina a Virgilio) … scusi… scusi… volevo chiedere una informazione…
V. Ancora lei… signora… ma gliel’ho già detto 5000 volte… quando sapremo qualche cosa la mandiamo a chiamare noi…
Virgilia… Dai cerca di non essere antipatico… rispondi...
P. Per favore… si può fare qualcosa per questa sentenza… io non ce la faccio più… sono 700 anni che la sopporto a questa…
F. Certo… adesso è lui che mi sopporta…
V. (a D e B). insomma… dopo 700 anni, anche gli amori più grandi hanno qualche momento di crisi…
D. … ma chi son sti poveretti / che a tal pena son costretti
Virgilia. Paolo e Francesca!
B. … Ah si… mi ricordo… Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
D. …mi prese del costui piacer sì forte,
Virgilia. … la bocca mi baciò tutto tremante.
V. … e Galeotto fu ’l libro e chi lo scrisse
P. … si, si… queste sono tutte le balle che ha scritto quello là
D. Perché? Le cose non sono così andate / come il sommo Dante aveva raccontate?...
F. Ma certo che no!... ma vi pare credibile… “mi prese del costui piacer sì forte”,
ma l’avete visto? Non si capisce neanche…
cioè, sembra un incrocio tra un ranocchio e una scimmia…
P. Ha parlato Marylin Monroe…
V. Però quando è arrivato suo marito… voi stavate…
D. Ma che voi stavate combinando? Non stavate mica… fornicando?
V. Non fare gesti... Che c'è la preside!...
F. Noi non stavamo facendo proprio niente! … anzi, io non stavo facendo niente di niente… era lui che stava allungando le mani…
P. … certo… e lei lasciava fare! …
F. … io non mi ero neanche accorta…
D. se lei manco s’era accorta… tu la dote hai proprio corta!
Virgilia. Suo marito però… non l’ha presa tanto bene…
F. Guardi… io con lei non parlo… perché ne abbiamo già parlato tante volte…
e mi sembra proprio che lei abbia delle idee antiquate…
e non è che lei non capisce… è che lei proprio non vuole capire
e allora mi rivolgo alle ragazze in sala… cioè…
Se una ragazza ha voglia di divertirsi un po’… ha voglia… diciamo… di provare qualche esperienza emozionante… anche con un ranocchio… o con una scimmia come quello lì… se tu sei il marito, e non ti va… chiedi il divorzio… non è che pigli e ammazzi così, senza avvisare neanche… almeno… parliamone!
P. … e comunque se proprio vuoi ammazzare qualcuno… ammazza lei… è lei la moglie… io ero il fratello… come si fa ad ammazzare il fratello…
anche se allunga le mani su tua moglie… un fratello è sempre un fratello… è sempre uno di famiglia…
F. Avete visto per chi mi sono messa nei guai?
P. Ma io volevo solo… passare un’oretta… come dire… (canta un’ora sola ti vorrei) e invece eccomi qua… sono 700 anni che la sopporto e in più…
V. è la crisi del 700 anno… septingentesimus annus…
Paolo. …tutti credono che il nostro sia un amore infinito… come Antonio e Cleopatra…
Virgilia. … come Giulietta e Romeo…
V. come Al Bano e Romina… (Grande Amore – Volo)
Paolo. E comunque… se proprio dobbiamo stare qui… almeno non stare sempre attaccato a ‘sta qua!
La prego… per favore… veda se si riesce a ottenere almeno un alleggerimento della pena… ci metta una buona parola… per favore…
V. dai, non fate così… cercate di volervi un po’ di bene… una volta vi siete voluti bene… non vi ricordate? ognuno ha bisogno di qualcuno
Canzone Blues Brothers...
(escono)
D. questa storia non mi torna… un marito… su’ fratello… e un par di corna!
Maitre. Eh si… chi se l’immaginava…
V. Ego dixi… è la crisi del 700 anno… septingentesimus annus…

Voce: dlin dlon … e basta co’ sto septingentesimus! andate a fare un po’ di shopping va’, dai che sta aprendo la boutique dell’hotel… dlin dlon





SCENA 7.
(Federico Mazzocchi, Annachiara Rovelli)
(ULISSE E PENELOPE) rientrano maitre e maitresse
Bea. buona idea… senta... Scusi... Forse lei mi potrebbe dare un’indicazione...
Maitre. Sono qui per servirla... Dica pure...
Bea. No, perché, per quando torniamo a casa... per gli amici... Per mia sorella... Qualche ricordino... Mi saprebbe dire dove possiamo trovare qualche regalino...
D. ogni volta che tu pensi ai regalini… vedo partir vagoni di quattrini
Bea. Ma no! Che sarà mai per due oggettini...
D. Boia d'un mondo! 800 euro…
già st’inverno tu m’hai spasi  / Per comprà… mille boiate cinesi
Maitresse. Ah no! Questo non può dirlo! Nei nostri negozi non troverà nulla, di fatto in Cina
Bea. Ma scusa, facciamo un viaggio che è un' occasione unica... Un viaggio che si fa una volta sola nella vita... Se si fa... E noi non portiamo neanche un cadeau... Non possiamo fare sempre la figura dei barboni
D. di far figure co’ tuoi amici… a me nun me ne po’ frega di meno
Lo so che non fa rima, ma è meglio essere chiari prima!
Maitre. Venga signora… le faccio vedere… qui c’è il meglio che può trovare nel nostro Hotel… ecco qua il Penelope shop
(mentre viene allestito il negozio, Ulisse canticchia il ritornello di Alta Marea…:
Tu sei dentro di me...come l'alta mare,
che scompare e riappare portandoti via
Da dieci anni oramai giro in tondo lo sai…
Ma se Circe non molla non tornerò mai…)
D. (A Virgilio) … taci, sto ascoltando /  chi è costui che vien cantando?
V. Ma non ti ricordi… Ulisse…? I consiglieri fraudolenti…
Virgilia. O frati che per 100 milia perigli siete giunti a l’occidente
Non vogliate negar l’esperienza, considerate la vostra semenza
Maitresse. Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza…
V. inferno canto 26 esimo… vigesimus sextus…
Bea. … ma adesso che fa? Vende i gadget ai viaggiatori?
Virgilia. Vedi, a un certo punto, i consiglieri fraudolenti erano talmente tanti… c’era pieno… e allora hanno fatto un’amnistia. Li hanno mandati tutti ai lavori socialmente utili
D. tutto questo parapiglia
Per smerciare pacottiglia
Maitre. no, lui ha detto che non se ne andava…
Maitresse. … ha chiesto uno spazio qui, nella hall, e ha aperto una boutique con sua moglie…
Ulisse. Prego, accomodatevi… in cosa posso esservi utile…
Bea. … lei cosa ci consiglia…
Ulisse. Beh, abbiamo degli splendidi tappeti… tessitura a mano, garantita…
Penelope. Vede qui c’è il marchio di qualità… vede? Tessitura Penelope… il tappeto di qualità da più di 3000 anni… guardi… guardi i motivi decorativi tradizionali… guardi…
Ulisse. Pura lana vergine delle pecore di Itaca… filata e tessuta a mano…
Penelope. Sa, quanto ci vuole a fare un tappeto?
Ulisse. Almeno 10 anni
D. Boia! E compie lei la procedura / in codesta manifattura?
Ulisse. All’inizio si… poi abbiamo preso delle ragazze a lavorare… gli abbiamo insegnato l’arte…
Penelope. … e io adesso dirigo il laboratorio artigianale
Bea. E quanto costa uno?
Ulisse. Eh!... un prodotto di questo livello… non c’ha prezzo…
D. meglio… se un valore non si può stimare… certo è che l’oggetto ‘un si po’ comprare
Ulisse. Ma non c’è problema… abbiamo tanti oggettini carini… che con pochi euro ve li portate a casa, e fate la vostra bella figura…
Penelope. Guardi… abbiamo la boccia col mare in tempesta e la nave di Ulisse…  guardi… se si agita un po’… cade la neve… bello eh!?
D. solo ‘ste ciance offrir potete? Altri oggetti voi non vendete?
Penelope. Abbiamo questa simpatica sirena… si schiaccia la coda…
e lei dice “I love you – I love you”
D. e poi come si comporta / se tu fai la mano morta?
Penelope. In che senso?
D. E se le tocchi le tette?
Bea. Se le tocchi le tette, io ti do una sberla…
maitresse- e fa bene...
Ulisse. … che ne direste del maialino di Circe?... guardi com’è carino… quando si mette dentro il soldino grugnisce…
D. … ma che oggettino elegante! Qualche altro ricordino / oltre a questo maialino?
Penelope. Una statuetta di Polifemo con tronco conficcato nell’occhio? Ottima per giochi di simulazione e racconti fantasy… ha un dispositivo elettronico che quando si accende scuote la testa, urla e partono i fulmini… per lei solo 799 €.
D. guardi…
Quest’inverno 800 ne ha spesi / per comprar codesti arnesi
Se qualcosa risparmiavo / Polifemo ti compravo
Ma i miei soldi son finiti / e altri acquisti son proibiti
Se vedemo
 (Ulisse e Penelope escono con le loro mercanzie) stai fresco!
Bea. Miii, che brutta fine… cioè… in sostanza l’odissea finisce in una bottega di robaccia… povero Ulisse…
Virgilia. Se lo sa Alberto Angela, cambia il nome alla trasmissione!
Maitre. Come avete potuto vedere qui, al grand hotel inferno le sorprese non mancano…
maitresse - e vedrete dove andiamo adesso…

(M e M escono)

Voce. dlin dlon… attenzione al prossimo salone… sesso… sesso... sessooooo! dlin dlon
SCENA 8.        GIRONE DEI SUICIDI. ENTRANO LE TRE ARPIE
(Carola Cignoli, Klaudia, Benedetta Manzoni, Dori)
Virgilia. Oh! Mamma mia state attenti… (MUSICA  NOVE SETTIMANE e ½)
D. Chi sono queste?
V. attenti… queste sono pericolose… allontanatevi…
B. … sembrano metà donna e metà uccello…
V. … si, è vero… questa è una questione complicata… sono metà donna e metà uccello… le chiamano le “arpie”…
Virgilia. E questo nel linguaggio comune vuol dire “mostro terribile”… donna bruttissima e cattiva… ma come potete ben vedere… brutte proprio non sono, anzi!
V. ma cattive si!
D. Saran cattive… ma son proprio delle gran figliole… a me mi paion proprio delle gran braciole, anzi proprio delle bisteccone alla fiorentina…
Bea. Siii… carine son carine, ma a me non mi pare tutto sto ben di Dio…
D. Oh Beatrice… te ttu lo sai che l’invidia gli è un peccato capitale? E sta zittina, va’ … famm’i’ piacere…
Bea. Io! Invidia! Ma fammi il piacere tu… anche se non sembro un travione come quelle lì… anch’io c’ho tutte le mie cosine al posto giusto…
D. qualcosina c’hai anche te… ma se vogliamo continuare la metafora culinaria… se quelle son delle belle bisteccone… te… al massimo… puoi essere un petto di pollo… bollito…
Bea. Sei proprio insulso… tu basta che vedi una sottana che si muove un po’… ti si surriscalda subito il cervello!
V. su… via… non litigate così davanti al pubblico… pubblicus pubblica pubblicum… sentiamo loro cos’hanno da dire…
A1. Si, noi siamo le arpie, metà donne e metà uccello, e secondo la mitologia, noi dovremmo restare appollaiate sui rami nel bosco dei suicidi e strappare foglie e frutti dagli alberi in cui sono prigionieri quei disperati “che al cielo ed alla terra mostrarono il coraggio”…
A3. Cioè i suicidi
A2. Avremmo potuto scherzare e fare la parodia anche del canto di Pier Delle Vigne… dire che anche qui Dante ha inventato un sacco di storie e che le cose non sono andate come ha scritto lui…
A3. Potevamo inventare qualche storia stupida e ridere anche di questo, infatti il teatro è proprio il posto in cui ci si fa beffe della morte e del diavolo
A1. Nel teatro dei burattini, alla fine, l’eroe che sia Pulcinella o Gioppino, regolarmente sconfigge la morte e il Diavolo a forza di bastonate e di calci nel sedere
A2. E chissà oggi, mentre noi stiamo facendo il nostro spettacolo, quanti Amleti stanno morendo nei teatri di tutto il mondo… per tornare a rivivere la loro tragedia di nuovo domani, e dopodomani, e il giorno dopo ancora e ogni sera finché ci sarà al mondo un solo teatro…
A3. Potevamo ridere del diavolo, della morte, delle tragedie… ma abbiamo deciso di non farlo. Abbiamo deciso di rispettare la sofferenza di tutti quelli che non ce l’hanno fatta a sopportare la vita e abbiamo deciso di dedicare a loro la canzone che Fabrizio de Andrè dedicò a Luigi Tenco che nel 1967 se ne era andato sbattendo la porta in faccia a San Remo e alle sue canzonette stupide - CANZONE DI DE ANDRE’



SCENA 9. GIRONE DEGLI STUDENTI
rientrano maitre e maitresse.
Virgilio. (al maitre) Fin’ora abbiamo incontrato personaggi che stavano gia nell’inferno dell’Alighieri, non ci sono stati peccatori negli ultimi 700 anni…
Maitre. Ma come no! io penso che potrebbe interessarvi molto il prossimo grande girone
Voce. i signori viaggiatori... sono pregati di lasciare ogni speranza… di qua si va per la città dolente… di qua si entra nella bolgia scolastica
V. ah! … Magnum Gironem Scholasticum...
Maitresse. Guardate chi ci viene incontro…
Dante. Ma io questo se non mi ricordo male... mi sembra proprio di averlo già visto da qualche parte…
Beatrice. Con quel naso che sembra il becco di un pappagallo lo riconosce qualunque studente...
Aliglieri. Ma chi sei! Ma come ti sei vestito… mi stai pigliando in giro?
Dante. Mi hanno obbligato loro…
Aliglieri. Guarda che carnevale è finito! Levati quel vestito da pagliaccio…
Dante. Mattiti il vestito… togliti il vestito! Oh! ma possibile tutti mi devono dire a me come mi devo vestire… io son vestito come son vestito e tu fatti gli affaracci tuoi… che se ti facevi gli affari tuoi forse non stavi qui all’inferno!
Alighieri. Eh maremma maiala! da un po' di tempo i visitatori, qui, sono sempre più simpatici...
Virgilia. Ma non fare così... Più passa il tempo, più diventi permaloso
Alighieri. Ma lasciatemi perdere… Io qui ci devo passare tutta l’eternità, boia la tu’ mamma
Virgilia. Beh... dai!... non è tanto male... Dopo tutto questo è un istituto di rieducazione…
Beatrice. Non è mica un lager come quello di Dante Alighieri.
Alighieri. Lo so benissimo com’era quello che ha scritto Dante Alighieri… non mi venire a dar lezioni a me… Sono io… Dante Alighieri.
Dante. Nonno!!!!! Ecco perché sembrava una faccia nota… maremma! (lo abbraccia)… quanto tempo!
Beatrice. Ma scusi!... ma lei perché si trova qua?... Cioè lei che ha messo all'inferno tutti quanti, ... Adesso lei è qui tra i condannati?
Virgilio. ergastolum... suplicium aeternum… finis penae mai
Beatrice. Cioè: fine pena mai?
maitresse. esattamente. fine pena mai!
Dante. Poveretto… E cosa fatto di tanto grave?
maitre. Cosa ha fatto! Ma voi avete idea di quante generazioni…
Virgilio. Migliaia e migliaia… milia et milia et milia ma che dico milia!... Miliones studentorum costretti a studiare tutte quelle stupidaggini che lui si era inventato...
Ma voi avete idea delle sofferenze disumane… nec umanas… che quest’uomo hai inflitto per puro sadismo a milioni di poveri studenti innocenti…
colpevoli solo di essersi iscritti al liceo... licaeum classicum aut licaeum scientificum…
ore e ore, pomeriggi e pomeriggi, per mesi, per anni, a studiare la divina commedia...
maitresse. Ma nemmeno le bestie... si trattano in quel modo! Nemenum bestias!
Dante. E la pena in cosa consiste ?
Virgilia. Adesso dovrà passare l’eternità qui, a sorvegliare gli studenti condannati, quelli che ci sono qui nel compound scolastico...
Virgilio. Signor Alighieri... Ci faccia da guida lei…
Alighieri. Preferirei di no
Maitresse. Invece deve, perché questo fa parte della sua pena
Alighieri. E allora bene ... se proprio devo… maledett’a mme e i’ ggiorno ‘he m’è venuto ‘n mente di mettermi a fa’ lo scrittore! Ecco i lecchini!
(Avanza il primo gruppo di ragazzi)

I lecchini. Eccoci… noi siamo i lecchini… quelli che quando la prof si dimenticava di dare i compiti, alzavano la manina e glielo ricordavano… Come vedete la nostra pena consiste nel ricevere in continuazione botte in testa che i nostri compagni di classe ci infliggono col diario o con l’agenda.
Studente 1.. Spia... Carogna!
Studente 2. Bastardo! Lecchino...
Dante. ...e questi altri chi sono? (secondo gruppo di ragazzi)

Gli infami. Noi siamo gli infami... Siamo quelli che prima del compito in classe dicono sempre che non hanno studiato niente e che lo faranno male.
Poi quando la Prof riconsegna le verifiche corrette, noi che dicevano di non avere studiato niente prendiamo nove, quelli che hanno studiato tutto come dei matti prendono sei meno...
Beatrice. Ma che brutta gente che c’è qua!
Dante. E qual è la loro pena?
Alighieri. Devono studiare a memoria il vocabolario di greco, di latino, e di inglese, dalla prima pagina all'ultima. Solo quando li sapranno perfettamente a memoria, potranno andar via.
Dante. E questi altri chi sono? (terzo gruppo - i mutilati)

Alighieri. Questi sono quelli che mentre uno era interrogato… alzavano sempre la manina…
Beatrice. Oh… ma guardateli! perché non la alzate adesso… la manina?!
Mutilato1. Te n’approfitti perché sono ridotto in questo modo… se avessi ancora le mie mani ti spaccherei la faccia…
Mutilato2. se io avessi ancora le mani… sai dove gliele metterei a quella…
M1. zitto! che ci danno altri 10 anni di pena! Andiamo, svelti... 

Alighieri. (quarto gruppo - accompagnati da trombe da stadio che gli vengono suonate nelle orecchie) Silenzio un secondo per favore…
I sordi. Noi siamo i sordi… quelli che ci sentono benissimo ma durante il compito in classe diventano improvvisamente sordi (i punitori gli urlano “BASTARDI … ci sentite ora?!” e riprendono a suonargli nelle orecchie).

(entra il quinto gruppo con la bocca piena di fogli di appunti spiegazzati seguiti da studenti con pacchi di fogli che li stanno imboccando)
Alichieri. Ecco i vampiri di appunti…
Beatrice. E qual è la loro pena…
Virgilia. … devono mangiare 12 kili di appunti al giorno…
Bea. Gli sta bene!

Alighieri. (sesto gruppo - reggono bacinelle per raccogliere le lacrime e i compagni gli strofinano cipolle sotto gli occhi) E questi sono quelli che piangevano se prendevano otto… perché gli si rovinava la media... … per punizione ogni giorno devono riempire una bacinella di lacrime…
Punitore. Vieni qua che ti devo sfregare la cipolla sugli occhi, canaglia
Stud. basta ti prego… basta… non piango più… guarda ieri ho preso sei di latino e rido… ah ah ah guarda come rido ah ah ah… ho preso sei di latino… (non resiste e scoppia a piangere!) ho preso 6 di latino… e rido… guarda come rido… e ora vado di là e mi taglio le vene… però ridendo… ah ah ah
Beatrice. che scena disgustosa!

Bea. (Entra il settimo gruppo - ogni 2 passi c’è uno che gli fa lo sgambetto e li fa cadere) E questi?
Alighieri. ... sono quelli che suggeriscono, ma un po' sbagliato per non far venire sospetti alla prof...
Punitore. in che anno è morto giacomo leopardi?
Stud. 1837… 14 giugno 1837
Pun. e tu perché mi avevi suggerito 1839?
Stud. mi ero confuso… (calcio) ahia
Pun. dì la verità…
Stud. volevo farlo vivere 2 anni di più poverino…
Pun. e far fare brutta figura a me!
Stud. non è vero!
Pun. Falso, falso e carogna (lo prende a calci)
Stud scappa chiamando aiuto…

Dante. E adesso?... (entrano due studenti infilati in un sacco nero della spazzatura)
Alighieri. questi… sono quelli che sono condannati ad essere invisibili…
Dante. Oh San Giacomo in Chianti! E perché?
Invisibili. … noi siamo quelli che quando avevamo le interrogazioni programmate... scomparivamo misteriosamente, e in questo modo mettevamo nei guai tutta la classe... e poi ricomparivamo quattro giorni dopo… sorridenti e abbronzati…
Dante. … e vi sta proprio bene!

Beatrice. Ma ci sono solo studenti in questo girone scolastico?
Alighieri. Ma no! C’è la prof di matematica che mette Ruffini in ogni verifica...
C'è il prof che quando una studentessa confessa con le lacrime agli occhi di non saper fare un problema,… lui la manda immediatamente alla lavagna a fare proprio quel problema...
Beatrice. ... ma non ho parole!
Alighieri. C’è anche di peggio… C’è la prof che continua a spiegare anche quando la campanella dell’intervallo è suonata da 20 minuti ... perché l’argomento gli è troppo importante
Bea. Ma che orrore!
Alighieri. C'è il prof che potresti anche recitargli la divina commedia a memoria, su un piede solo, mentre dipingi la Monna Lisa… ma ti dice sempre che... “SI!... si vede che hai studiato ... va meglio” Ma ti dà sempre sei meno.

Beatrice. ...si salvano almeno i bidelli?
Alighieri. Come dice?! I bidelli?... Ci sono certi bidelli che quando hanno chiuso la classe, ci fosse rimasto chiuso dentro uno studente con l’asma... che sta morendo soffocato... loro ti rispondono
Dante (Dori. Imitazione) “mi ‘spiace non si può più fare nulla ... ormai la classe è chiusa e resta chiusa…(segue a piacere…………………………………)”

Alighieri: Signori… Nella scuola italiana, io ho visto cose che voi umani non potrete mai nemmeno immaginare (esce)
Maitresse. Sono cose che mettono la tristezza nel cuore… lasciamo questa bolgia disumana e entriamo nel salone dei calciatori e delle veline…
(M & M escono)

Voce. Dlin dlon… i signori viaggiatori sono pregati di mantenere la calma… stanno per entrare calciatori e veline… ripetiamo… mantenere la calma… dlin dlon

(entrano calciatori e veline girando in verso orario e antiorario)





SCENA 10.

(Michele Palladini, Chiara Cicirello)

CALCIATORI E VELINE
D. Perché guardano sempre l’orologio?
V. Perché i calciatori devono girare continuamente in verso orario…
Virgilia. … le veline, invece…  in verso antiorario… e allora per capire da che parte devono andare… guardano l’orologio…
B. … e quelli che ce l’hanno digitale…
V. sono quelli che sbagliano strada!
B. … ma la rieducazione in cosa consiste?
Virgilia. … eh… che quando si incontrano i calciatori devono raccontare una barzelletta a una velina, e lei deve cercare di capirla… state a vedere

C. Allora… ascolta con attenzione… pronta?
Velina. Pronta!
C. Dunque… Gerry Scotti, invita Francesco Totti a “Chi vuol essere milionario”… ok?
Velina. Ok.
C. … gli chiede: “Alfred Nobel ha inventato 1 la bomba atomica, 2 la televisione, 3 il cannone o 4 la dinamite?...”
Velina. Ok… 1, 2, 3, 4…
C. E Totti risponde con sicurezza: “La dinamite!”
Velina. Ok… la dinamite…
C. Allora Gerry Scotti domanda: “L’accendiamo…?”
Velina. Ok… l’accendiamo…
C. … e allora Totti risponde… “ma nooo… sei pazzo?” (pausa)
Velina. (non ride) … E’ finita?
C. … si… è finita… dai… impegnati…
(La Velina  pensa un momento… poi ride…)
Velina. Ah ho capito!...
C. Brava… vedi che se ti impegni capisci… dimmi…
Velina. … perché quella che si accende è la televisione!
C. (scappa disperato)… no! basta!... oggi gliel’ho già spiegata 12 volte! 12!...
Velina. Ecco… da quando è andato al CEPU mi tratta sempre così…
eppure il cannone non è! son sicura… perché il cannone o spara o si fuma…
Aaaalex!… Alex! (lo insegue)

Voce. dlin dlon… se avete resistito a questa scena, vi meritate un momento di ristoro… il nostro Cannibal bar... sta per aprire per voi… dlin dlon






SCENA 11.
(Lorenzo Rotolo,…..)
Bea. (al maitre) scusi, vabbè che sono un po’ a dieta, ma qui si fa tardi… quand’è che si mangia?...
Maitre. Veramente per la cena, saremmo un po’ in anticipo…
noi serviamo tra un paio d’ore…
maitresse - ma se volete… potreste fare un happy hour qui al nostro Cannibal bar,
questa sera abbiamo uno chef d’eccezione…
che condurrà una sessione delle selezioni
per i concorrenti per la prossima edizione del nostro Hell’s kitchen
Bea. Ma che cosa carina!... dai proviamo
D. … st’ Happy hour noi proviamo, basta che poi digeriamo
Maitre. Signori benvenuti al Cannibal bar… di solito gli ospiti vengono chiamati a far parte della giuria… se volete accomodarvi…
V. accomodarsi… se comode ponere…
Bea. Ma che cosa carina! (si accomodano)
D. … e lo chef possiamo insultare / se quel che ha cucinato fa cacare?
maitresse. Ma naturalmente… è lì il bello!
(entrano CONTE UGOLINO E 2 concorrenti - BALLETTO Fiamme Fiamme CUCINOQUI CUCINALA’…)
Maitre. Dirige la gara, questa sera… il nostro chef… signori… il conte Ugolino…
Ugo. Buonasera… buonasera e benvenuti a questa serata fiammeggiante
come al solito…
i nostri concorrenti ci hanno preparato2 piatti saporiti e originali
come al solito…
e andiamo ad assaggiare quello che ci hanno preparato
chi di loro avrà accesso alla finale di Cannibal chef 2016 ?
Ecco a voi il primo concorrente… sentiamo… cosa ci hai preparato…
V. Praeparatio praeparationis… auscultamus
Conco1. Dunque… io ho preparato… un piedino… con salsa di vino rosso timo e mirtilli… accompagnato da uno sformato di polenta…
Ugo. La composizione del piatto, non sembra un granché… il piedino e lo sformato sono mescolati insieme… non si riesce neanche a separarli…
Direi che come hai impiattato è un vero schifo.
Conco1. Si chef… ha ragione
Bene… sentiamo… come hai preparato… la carne…
Conco1. Prima ho pulito il piedino… l’ho salato… e l’ho fatto rosolare il olio extra vergine…
D. scusa… ma qual è codesto animale? …spero proprio sia un bel maiale?
Conco1. No, non maiale…
D. se un maiale non è quello, spero almeno che sia Agnello?
Conco1. No, no… neanche agnello… non è un piedino di animale…
V. animal non est…
Bea. Stai scherzando?!
Ugo. Hai sentito cosa dice la giuria… non si riconosce neanche cosa hai cucinato… c’è un solo posto dove bisogna buttare questo piatto… il bidone dello schifo! Così (lo butta)
Conco1. Ha ragione chef… ho sbagliato… ammetto di avere sbagliato…
Ugo. Sai cosa significa questo?
Conco1. Si chef…
Ugo. Avanti, restituisci il grembiule e torna quando avrai imparato a cucinare come si deve…
maitre. non prima di 200… anzi 300 anni… buon lavoro!
maitresse. meglio 500… meglio
Conco1. Grazie chef di avermi fatto capire che sono un incapace e uno schifo di cuoco… quello che mi dispiace più di tutto, è di essere già morto e di non potere suicidarmi… grazie… la ringrazio tantissimo. (esce)
Ugo. Speriamo che la seconda concorrente abbia preparato qualcosa di buono…
V. aliquid bonum… esperamus…
Conco2. Si chef… dunque… io ho preparato un piatto molto impegnativo…
Ugo. Sentiamo…
Conco2. Dunque io ho preparato una cervella di vescovo su un letto di rucola e cumino, con tortino di tarassaco e uvetta di Corinto…
Ugo. Ahhh… il mio piatto forte… è una bella sfida… vediamo… come hai trattato l’uvetta?
Conco2. L’ho fatta rinvenire in un bagno di Calvados e foglie d’alloro…
Ugo. Bene!... per quanto tempo?
Conco2. Per 24 minuti e 42 secondi…
Ugo. Bene… mi piace questa precisione… vai avanti…
Conco2. Dunque… ho preso la cervella del vescovo… l’ho pulita bene, ho tolto tutto il grasso e tutti i nervetti, e l’ho tagliata a fettine dello spessore di circa un centimetro…
Ugo. Ottimo!...
V. Optime!
Conco2. Poi ho passato la cervella in un bagno di aceto balsamico… e l’ho inserita nella friggitrice ad aria…
Ugo. Che olio hai usato?
Conco2. Ho usato un olio leggermente aromatizzato al peperoncino… per dare un minimo di piccante che però non copra il sapore della cervella…
Ugo. Muoio dalla voglia di assaggiare questa delizia… (assaggia)… mmm… questo si che è un piatto degno di Cannibal chef… prego… assaggiate!
D. … si… un momento… io non ho capito bene una cosa… cioè… ma cosa si intende con “cervella di vescovo”… che taglio di carne è…
Ugo. … ma… lo dice la parola stessa… cervella – di – vescovo …
Bea. Ma vescovo… vero?... cioè quello… che dà la cresima?
Ugo. Esattamente!
Virgilia. Ne abbiamo a centinaia qui… al grand hotel inferno…
V. … centinaia… centinaia?... centuriones!
D. … 100 è un numero assai bello / ma voi perché gli mangiate il cervello!
maitre. Ma non gli fa male…
maitresse. loro sono puri spiriti…
Bea. Mah… a me mi è passato l’appetito… io direi che possiamo anche aspettare un paio d’ore, che arriva l’ora di cena… è vero!
D. Direi che è proprio vero…
grazie a tutti per la bella serata… ma noi ora andiamo a mangiare una semplice frittata… mangiatevela voi, quella cagata
Ugo. Che stupidi… non sapete che delizia vi stare perdendo… e per chiudere questa puntata di Cannibal Chef… la vincitrice di questa puntata è ……(nome)…

Voce. dlin dlon siamo arrivati al termine del giro turistico… preparatevi per il gran finale… dlin dlon e buona serata a tutti




SCENA 12
Lucifero. Permesso… permesso? (tono polemico) Scusate… scusate se disturbo, vero?
Maitre. … ma si figuri, presidente… venga, si accomodi…
Luc. … si… presidente-si-accomodi… un corno… son 2 ore che sono arrivati questi ospiti… non c’è un cane che si sia degnato di venire ad avvisarmi…
Maitre. … ma non è così… è solo che non volevamo disturbare… eccellenza…
maitresse. avremmo provveduto certamente ad informare, prima di cena…
Bea. Eccellenza?! Perché non ci presentate?
Luc. Non ho bisogno di essere presentato, io!… io mi presento da solo… signora
Io sono Lucifero in persona! (le fa il baciamano)… per servirla…
Bea. Maaa… Lucifero… quel Lucifero?
Luc. Si signora… mi scusi per lo stato in cui sono ridotto adesso…
Una volta io qui ero padrone e signore unico e assoluto… una volta…
Qui avevo organizzato un inferno… che voi non vi potete nemmeno immaginare… i dannati venivano affogati nell’acciaio bollente… venivano sbranati dalle bestie più feroci… avevo tigri, leoni, iene, coccodrilli… avevo anche dinosauri sa? Doveva vedere il terrore negli occhi dei dannati, quando qualche dinosauro se li sgranocchiava…
Poi, sono cominciate a girare queste idee stupide… questo buonismo disgustoso… “ma tutte le anime sono state create da Dio”, “non c’è nessuno che non si possa rieducare”, “non è con le torture e con le sevizie che si migliorano le cose”… e così hanno voluto trasformare il mio efficientissimo inferno… in questo resort da fighetti… come se fossimo a Dubai…
Bea. Beh… non è brutto…
V. Dica la verità… quello che le dà fastidio… è che ora…. comanda quello lassù…
Luc. Zitto! Non voglio neanche sentirlo nominare! Non voglio!
V. No no, non lo nomino… stia tranquillo! Tranquillus tranquilla tranquillum
Luc. Sa cosa hanno fatto?... prima mi hanno convinto a rinunciare al potere assoluto… “sono cose da medioevo” dicevano…
maitre. … insomma avevano anche ragione…
Luc. Stia zitto lei, ché nessuno l’ha interpellata…
V. quandum Luciferus nervosus… melium tacere…
Luc. Poi, hanno formato un consiglio d’amministrazione, e mi hanno eletto presidente… per darmi il contentino… ma quell’intrigante lassù… QUELLO… mi ha messo in minoranza… e adesso comanda lui! Guardate che inferno ridicolo che hanno fatto… ma un giorno o l’altro li metto a posto tutti quanti… vedrà se non lo trovo il modo di metterli a posto, li rovino tutti, io! … e sapete perché?!
maitresse - no perchè?
luc. E sapete perché!!!!
tutti. nooo! perchè?
BALLO Perché c’è un diavolo in me

SCENA FINALE
TUTTI VENGONO PRESENTATI ALLA MUSICA DEL LIMBO ROCK!!!!




Girone degli evasori fiscali

Voce. Attenzione, vi state avvicinando ad un salone molto pericoloso… state attenti al portafoglio e non date confidenza agli sconosciuti...
D- … questo viaggio si fa molto interessante,.. se in agguato c’è nascosto il delinquente...
Virgilia. ...ormai nessuno ammette più le proprie colpe anzi…tutti vogliono avere ragione!
V- Certo… negli ultimi 700 anni c’è stata una certa evoluzione…
non siamo più nel medio evo… aevus in medio.
c’è stata una specie di rivoluzione francese anche qui…
Bea. in che senso?
V. abbiamo fatto anche noi la dichiarazione dei diritti dei nostri ospiti...
Bea. .... e quindi?
V. … e quindi ogni morto ha diritto a un regolare processo, con un avvocato… Cicero ciceronis…
morto anche lui, s’intende… ma pur sempre un professionista…
Bea. ...e se uno non è d’accordo con la sentenza?
V. Fa ricorso!... ci sono una infinità di gradi di appello…
D. Ma così non si finisce mai!
Virgilia. Tanto c’è tutta l’eternità…
Bea. E quanto tempo ci vuole per arrivare a una sentenza definitiva?
V. non si sa… ignotum est
Virgilia. attenti… stanno arrivando i commendatori! questi sono ossi duri...
Entrano i due evasori
V- Scusi commendatore… posso disturbare un minuto?
E1- Veramente stavamo cercando il nostro avvocato…
E2 - … dobbiamo stendere il nostro ricorso…
E1 Dobbiamo presentarlo entro due anni
Bea. Cioè?
E2. Cioè… che qui, la giustizia… c’hanno un’idea, che francamente… è uno scandalo!
E1 Cioè... noi siamo benefattori dell’umanità… e questi ci hanno dato ventimila anni di inferno a testa
E2  e il resto dell’eternità in purgatorio! …
E1 cioè inferno più purgatorio! non ci sono parole!
D. Mi spieghi meglio… lei è un benefattore dell’umanità… e l’hanno condannata?
E1. Eh. non ci si crede!
E2 … esatto… non ci si può credere!
D. … o spiegate la questione o io vò in altro salone  …
E1- Certo che glielo spiego… è molto semplice… guardi: noi siamo partiti dal nulla,
E2  i nostri genitori erano contadini… era una vita di sacrifici…
E1 e noi abbiamo dovuto cominciare fin da ragazzi a cercare di portare a casa qualcosa per non pesare sulla famiglia…
E2 io ho cominciato a lavorare a cottimo, a casa
Bea. Quanti anni aveva?
E2. 15
Bea. Che lavoro faceva?
E2. Facevo le scarpe… avevo un bel livello di produttività… anche perché intanto che lavoravo io, insegnavo anche il lavoro alle mie sorelline…
Bea. Quanti anni avevano, loro?
E2. 9 - 11 e 13
Bea. Cioè lei faceva lavorare le sue sorelline piccole… e quanto le pagava
E1. No… non è che le facevamo lavorare… noi gli insegnavamo il lavoro!
Bea. Ma voi, le scarpe che facevano le vostre sorelline… poi le vendevate!
E1. Ma che discorsi! Cosa dovevamo fare… buttarle via?…
V. Certo che no! Certissime non!
E2. Anzi… guardi... se imparavano bene… gli davo anche il premio!
Bea. Cioè?
Virgilia. Cioè, alla domenica gli comperava un ovetto Kinder
Bea. Uno!
E2. Si si! uno… per tutte e tre… 
E1 e così piano piano abbiamo racimolato un piccolo capitale
E2- Poi l’abbiamo investito…
E1 abbiamo comperato il capannone piccolo... la prima fabbrichetta...
Bea. Faceva sempre lavorare le sorelline?
E1. Si certo!
V. semper sorellinas laborabant
E1... ma davo lavoro anche a 12 extracomunitari
V. … in nerum?
E1. Non era colpa mia! Erano loro che non avevano i documenti!...
E2 cioè… secondo lei io dovevo lasciare sul marciapiede dei padri di famiglia solo perché non avevano il permesso di soggiorno?...
E1 che poi vanno a rubare e mandano le figlie sul marciapiede?...
E2 no no… queste cose noi non le facciamo…
E1 noi abbiamo una coscienza… noi! anzi… le dirò di più… noi a questa gente… che non avevano neanche una casa… gli avevamo ricavato delle stanzette nel capannone… e gliele davamo in affitto
Bea. e scommetto che l’affitto glielo toglievate direttamente dalla paga!
E1. Per forza! cosa potevano fare poveretti!... mi facevano il bonifico?
E2 ...che non c’avevano neanche il conto corrente?
Bea. beh, ammetto che c’è una certa logica. … e poi?
E1. … e dopo un po’ le fabbrichette sono diventate tre,
E2 e poi con un po’ di fortuna abbiamo fatto il primo capannone grande…
E1 in Romania
D. In Romania!?
E1. Si si! La è pieno di gente che ha bisogno di lavorare… poveretti
E2 … ma anche in Africa… in Pakistan… in sud America… è pieno di poveretti!
E1. E noi siamo andati ad aprire fabbriche in tutto il mondo!
Bea. E come facevate a seguire la produzione in tutte queste fabbriche?
E2. Eh… abbiamo dovuto comperare un aereo privato
Bea. UN AEREO PRIVATO!
E2. E’ stato un bel sacrificio, però in sud America con la macchina!
Bea. Certo con la macchina è un po’ difficile…
Virgilia. Si… con la macchina è un bel problema andare in giro per il mondo!
E2. … che poi c’è anche il rischio che te la rubano… no no! le macchine io le lascio in garage...
Bea. … le macchine? quante macchine avete voi
E1. … ma niente! … quattro… una Ferrari testa rossa, una Maserati, una Lamborghini…
E2. e una Rolls Royce?... lui non lo vuol dire… perchè la Rolls fa cafone!
Virgilia. Eh si!giusto!... la Rolls fa pezzente arricchito!
Bea. … e la barca…? niente?
E1. ma si… abbiamo un 25 metri… ma niente lusso, ci serve solo per le vacanze… per andare nella villa al mare…
Bea. E dov’è questa villa?
E1. Qui vicino, in Tunisia… in Italia, se vuoi farti una villa, c’è una burocrazia che non finisce più!
D. … però io non ho capito… ma lei, perché è ospite qua?
E1. Come dite voi sulla terra? Un errore giudiziario… noi siamo stati dei benefattori, abbiamo dato lavoro a migliaia di persone!
E2. lavoro e dignità!
V- Però… l’atto d’accusa contro di voi, parla di evasione fiscale.,, evasio fiscalis ripetuta...
Virgilia. voi non risultate registrati presso nessun ufficio delle imposte né in Italia, né all’estero…è strano... è come se voi non esisteste… anzi… non foste mai esistiti.
E2- Perché questo fa parte… del nostro carattere
D- In che senso scusi?
E1- Si, perché noi, oltre ad essere dei grandi benefattori, siamo anche persona umili, molto umili…
E2 non ci piace metterci in mostra
E1  e non vogliamo che la gente si senta in debito con noi e così facciamo finta che le fabbriche non siano nostre... le abbiamo intestate a alcune multinazionali che hanno sede in Svizzera,
E2 in Liechtenstein,
E1 alle Cayman… posti dove sanno cos’è la discrezione e il rispetto della privacy…
V- Ma in questo modo voi non avete mai pagato le tasse… numquam tributum pagastes...
E1- Ma scusi... Ma guardi che lei ragiona come… scusi la parola… come un sindacalista!...
E2 … siete tutti degli avidi che non fate niente e volete prendervi i soldi che la gente hanno guadagnato col sudore della fronte!...
E1. … mi dica lei, onestamente… mi dica!... ma dopo tutto il bene che abbiamo fatto all’umanità… dovevamo anche pagare le tasse?
E2. Cioè… uno deve pagare le tasse per poter fare della beneficenza!
E1. Ma io non ho parole!
E2. anch’io... NON HO PAROLE!
E1+E2 NOI… non abbiamo parole… NOI (se ne vanno indignati).






SALONE DEI PUBBLICITARI
VOCE. Dlin dlon… apre il salone dei pubblicitari… consigli per gli acquisti…
para pappa /pappa pà pa … attenti questi vi fregano… dlin dlon
Virgilio. Prego… Accomodatevi… questo è un salone molto interessante che ai tempi dell’Alighieri… evidentemente non c’era… evidentissime ibi non erat…
Virgilia. È il salone dei pubblicitari… poveretti… guardate, come son ridotti
(entrano 2 personaggi… uno vestito da panettiere uno vestito da gallina…)
D. Ma quella io la conosco! Quella è Rosita!... l’amica di Banderas…
Virgilio. Optime!
D. … e cosa ci fa la gallina all’inferno!
Virgilia. Tormenta quel demente del fornaio del mulino bianco… che l’ha costretta ad ascoltarlo per anni…
Vi ricordate?
Atenta Rossita… stavolta è dificile… uno di questi è il mio pane
Co cò…
Pensaci bene…
Guuu…
Tz tz tz… sembrano tutte uguali… ma guarda… (prende il pane che si spezza e scuote la testa)
Hai visto… se rompe… (poi prende l’altro) … questo… è il mio pane…
Guuu…
Dai lo rifaci-amo
Noooooo…
Siiiii…
Noooooo!  Basta! il tuo non si rompe perché è di gomma!

Bea. Miii si è incattivita un bel po’…
Gallina. Incattivita? Non sono incattivita… io sono incazzosa… incazzosa nera…
Bea. Ma che parola è incazzosa… mi scusi…
Gall. Perché? Inzupposa si! e incazzosa no? … e allora sappia cara signorina, che io non sono solo incazzosa… ma sono anche nervosa (lo bastona) e bastonosa (ancora) e irritosa… e pedatosa (lo prende a pedate)
Bea. Ma cerchi di essere anche un po’ rispettosa…
Panett. Ha ragione, signora… glielo dica anche lei…
Gall. Ma lei, cara la mia signora… lei non ha dovuto stare ore e ore con quello là, ad ascoltare tutte le sue scemenze!
Panett. Non è colpa mia io sono un attore, io recito, le idee sono del creativo…
Gall. No! non del creativo!... ma del creatoso e insieme mi avete ridotto in uno stato comatoso… pronta per essere cucinata in una ricetta brodosa…
Panett. Gallina vecchia fa buon…
Gall. Fa buon viso a cattivo gioco.
Panett. No, non è così!
Gall. Però io sono una gallina sbagliosa e anche litigiosa … e col tuo biscotto inzupposo ti prendo a mazzate sul capo peloso…
Virgilio. Scusate… potete calmarvi un momento? andate di là, se volete continuare a litigare … laeticatio laeticationis…
Panett. Guardate! Mi ha ridotto in uno stato pietoso… (escono)
Virgilia. Certo che per quella pubblicità doveva intervenire la protezione animali… povera gallina.


Entra l’obeso
Obeso. Io non nego le mie colpe… non nego… sono al corrente della gravità dei miei errori e me ne pento…
Bea. Si, ma che cos hai fatto…
Ob. (addenta una merendina) Io preparavo le pubblicità peeeeer….
Bea. Per?
Ob. (Sottovoce) per le merendine…
Virgilio. A voce più alta… non hanno sentito niente…
Ob. (Sottovoce) per le merendine…
Virgilio. Dillo forte… PER LE MERENDINE… merendinae merendinarum! Avanti… ripeti!
Ob. Merendinae merendinarum…
Virgilia. E allora?
Ob. Io dovevo convincere migliaia… milioni di piccoli… poveri bambini… a ignorare quelle belle fette di pane, spalmate di marmellata fatta dalla nonna… sa quella marmellata sana… buona… preparata d’estate con la frutta fresca… e tanto amore dalle mani esperte e delicate delle nostre nonne…
D. Certo che me la ricordo… boia… si faceva certe scorpacciate quando s’era piccini…
Bea. A me piacevano le fette biscottate col miele…
Ob. E io invece… dovevo convincere i bambini a mangiare le merendine industriali… io lo sapevo che quella roba era tutta chimica e aria cotta… ma i produttori volevano vendere quella roba, e se ne fregavano, loro, della salute dei bambini…
Bea. Insomma… questo è grave…
D. Boia s’è grave…
Ob. Si, lo so…
Bea. e tu come facevi a convincere i bambini a mangiare quella roba?
Ob. … mi inventavo di tutto… facevo fotografare le merendine dai migliori fotografi perché facessero venire l’acquolina in bocca solo a vederle…
D. questo è disonesto…
Ob. Inventavamo delle storie dove c’era il ragazzino sfigato che le ragazze non lo guardavano nemmeno… poi, quando tirava fuori la merendina… la più carina del gruppo… gli sorrideva e lasciava tutti gli altri per andare da lui…
D. ma in che film!
Ob. Avevamo fatto anche una pubblicità dove c’era uno che era stanco e non riusciva a fare i compiti di matematica… poi mangiava una merendina… ritrovava le forze, e in due minuti capiva tutto, finiva i compiti e correva in giardino a giocare…
Virgilia. … e come andava a finire…
Ob. Andava a finire che i bambini… mangiavano la merendina… le ragazze continuavano a schifarli, i problemi di matematica non venivano… e allora mangiavano un’altra merendina e poi un’altra, un’altra, e un’altra ancora… così diventavano obesi, le ragazze li prendevano in giro e le prof li bocciavano…
Virgilio. Vite rovinate… disastrum maximum…
Ob. … e ora queste merendine di schifo me le devo mangiare io… solo merendine… quintali di merendine! Sono diventato obeso anch’io… mi faccio schifo da solo…
Virgilio. Capisco, ma ora vedo che hai finito la merendina… vai a prenderne un’altra… su svelto…
Ob. Un po’ di pietà… per favore, lasciatemi respirare un momento, per favore… non ce la faccio più… aiuto!
Virgilio. Nulla pietas, và e bevi fino in fondo l’amaro calice! Omnia merendina manducanta sunt… vai (esce)



Karaoke

Giov Caminiti, Fra Leone, Sofia Maestri, Deborah, Lore Panettieri, + Benedetta
Dlin dlon… I cantanti stonati sono pregati di recarsi alla sala esercitazioni per la prova quotidiana Dlin dlon
BENEDETTA. Ragazzi… avanti svelti… posizione… attenzione… concentrazione…
forza, ché prima cominciamo prima finiamo… vediamo se oggi vi si può ascoltare, o se vi mettete a sbraitare come delle pecore al macello…
CANT. No, no,… oggi lo facciamo bene…
BENED. Dunque, cominciamo con la musica di Titanic… pronti… via con la base…
BENED. … ma ragazzi… ma io non ho parole… ma cos’è questa roba? Già che ci siete mettetevi a battere il tempo sulle pentole…
CANT. Scusi… a noi sembrava che andava bene…
BENED. … andava bene!?… questa roba andrà bene il giorno che alla scala suoneranno con le trombette di carnevale! Che schifo!
CANT. … lei pretende troppo!
BENED. Ma cosa! questa roba non si può sentire! Anni e anni di lavoro buttati via! Buttai nel gabinetto! dove bisognerebbe buttare anche voi! Avanti! ricominciamo da capo...
CANT. NOOOOOOOOOO...
BENED: si! Avanti! Ricominciamo da CI SON 2 COCCODRILLI…
CANT. … è colpa tua! Sei tu che hai stonato
            Non è vero!
BENED. Silenzio! Ricominciamo!
CANT. maestra! Ma è lei che mi dà sempre la colpa!
            Se te la do, è perché ce l’hai…
            NO!
BENED. Silenzio! Ricominciamo! Sono 20 anni che siete qui ad esercitarvi e fate schifo, ancora come il primo giorno! Avanti… e mi raccomando i gesti
CANT. Ci son 2 coccodrilli ed un orangotango!
BENED. Ancora sbagliato?! Alberto! Cosa ti ho detto 1000 volte!? Il coccodrillo fa così!... non così… così è Frankenstein, non è il coccodrillo! Quando imparerai!?
ALB. Mi scusi… ma io il coccodrillo, proprio non riesco a impararlo… l’ho studiato, giuro! Ieri sera sono stato alzato fino a mezzanotte, a studiare il coccodrillo… ma non mi rimane in mente… mi confondo…
BENED. Ti confondi perché non hai metodo e quando studi perdi tempo… ecco cosa fai… perdi tempo… sono sicura che quando studi continui a mandare i messaggini col telefonino… o ascolti la musica… vero?
ALB. No, non è vero… io il telefonino lo spengo…
BENED. E tu non ridere… guarda che ho visto come hai fatto l’orangotango…
CANT. Perché… non andava bene?…
BENED. Ma certo, che andava bene!... se l’orango andasse in montagna a sciare… COSI’ andrebbe benissimo… ma l’orango a sciare non ci va! L’orango sta nella foresta e si gratta… COSI’
CANT. E’ come ho fatto io…
BENED. Non proprio…
CANT. … no, davvero… io ho fatto proprio così…
BENED: Avanti rifallo! (sbaglia) hai visto che hai sbagliato ancora!
CANT. … mi scusi, ma lei, signorina… è troppo esigente.
BENED. Io non vi sopposto più! a far polemiche a voi non vi batte nessuno!... è quando dovete cantare che fate pena! Una classe così non mi era mai capitata…
CANT. Non è vero… lei è troppo cattiva!
BENED. Avanti… da capo!

TUTTI. … CI son 2 coccodrilli… (escono)